martedì 26 dicembre 2023

S. Lucia a la sciuta si paparia a la trasuta sa mancunia. E’ durata a lungo la processione dell’Ottava

 di Salvo Sorbello

Per i non siciliani: Santa Lucia all’uscita (dalla chiesa del Sepolcro) si

pavoneggia, si dà delle arie, al rientro (in Cattedrale) temporeggia, si muove

con lentezza, tergiversa.

Anche quest'anno non è mancata la partecipazione attiva dei fedeli, che

hanno contribuito a che questa festa fosse caratterizzata da un intenso clima

di preghiera e devozione alla Santa della Luce.

La processione è durata a lungo, fin quasi mezzanotte, forse i siracusani

volevano allontanare l’ora del distacco dalla Santa.

Per il futuro, e per poter garantire la presenza in tutti i momenti del rito anche

ai devoti bambini o anziani, sarebbe auspicabile che venissero comunicati per

tempo, e rispettati, gli orari.


Da chierichetto della Cattedrale, durante le processioni dell’Ottava ricordo

certe serate ventose, di tempo davvero inclemente, in cui forse sarebbe stato

auspicabile un rientro più veloce, soprattutto per noi bambini.

La pausa per far riposare i portatori (che restavano gli stessi dall’inizio alla fine

della processione) veniva effettuata presso la splendida chiesa della

Madonna di Pompei

(dove peraltro veniva realizzato il presepe più bello di tutta Siracusa), in corso

Umberto, purtroppo demolita negli anni Sessanta del secolo scorso (dove

peraltro veniva realizzato il presepe più bello di tutta Siracusa), per far posto

ad un anonimo palazzo dall’impatto architettonico assai discutibile e che

ospita ora la filiale di una banca.

La chiesa si trovava presso l’Ospizio dei Fanciulli Abbandonati, poi

denominato Istituto Educativo Umberto I, diretto dai Padri Concezionisti

dell’Ordine dei Figli dell’Immacolata Concezione.

L’Istituto venne trasferito nell’estrema periferia, in fondo a via Gela ed ora è

praticamente abbandonato.

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