di Salvo Sorbello
Per i non siciliani: Santa Lucia all’uscita (dalla chiesa del Sepolcro) si
pavoneggia, si dà delle arie, al rientro (in Cattedrale) temporeggia, si muove
con lentezza, tergiversa.
Anche quest'anno non è mancata la partecipazione attiva dei fedeli, che
hanno contribuito a che questa festa fosse caratterizzata da un intenso clima
di preghiera e devozione alla Santa della Luce.
La processione è durata a lungo, fin quasi mezzanotte, forse i siracusani
volevano allontanare l’ora del distacco dalla Santa.
Per il futuro, e per poter garantire la presenza in tutti i momenti del rito anche
ai devoti bambini o anziani, sarebbe auspicabile che venissero comunicati per
tempo, e rispettati, gli orari.
Da chierichetto della Cattedrale, durante le processioni dell’Ottava ricordo
certe serate ventose, di tempo davvero inclemente, in cui forse sarebbe stato
auspicabile un rientro più veloce, soprattutto per noi bambini.
La pausa per far riposare i portatori (che restavano gli stessi dall’inizio alla fine
della processione) veniva effettuata presso la splendida chiesa della
Madonna di Pompei
(dove peraltro veniva realizzato il presepe più bello di tutta Siracusa), in corso
Umberto, purtroppo demolita negli anni Sessanta del secolo scorso (dove
peraltro veniva realizzato il presepe più bello di tutta Siracusa), per far posto
ad un anonimo palazzo dall’impatto architettonico assai discutibile e che
ospita ora la filiale di una banca.
La chiesa si trovava presso l’Ospizio dei Fanciulli Abbandonati, poi
denominato Istituto Educativo Umberto I, diretto dai Padri Concezionisti
dell’Ordine dei Figli dell’Immacolata Concezione.
L’Istituto venne trasferito nell’estrema periferia, in fondo a via Gela ed ora è
praticamente abbandonato.
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