martedì 26 dicembre 2023

LA STAZIONE DELLE FERROVIE DI VENEZIA INTITOLATA ALLA NOSTRA SANTA LUCIA

 Sorgeva in quel luogo l’antica chiesa dedicata alla nostra Patrona

di Salvo Sorbello

Quinta parte del viaggio che ci porta verso la Festa del 13 dicembre, seguendo i giorni della Tredicina di Santa Lucia

Quando gli austriaci decisero di realizzare il ponte ferroviario e la stazione proprio dove si trovava il convento dell’Annunziata (o della Nunciata), nel sestiere di Cannaregio, si procedette alla sua demolizione. La chiesa era stata consacrata nel 1313 e nel  1444 era passato sotto la giurisdizione del vicino convento del Corpus Domini e nel 1574 alle Agostiniane Serve di Maria. Fino alla soppressione, voluta da Napoleone nel 1805, della comunità conventuale. 

La Chiesa di Santa Lucia fu demolita a partire dal 1860, per costruire la stazione ferroviaria (che prese proprio per questa ragione il nome di stazione di Santa Lucia). 

Davanti alla stazione rimane una lapide che ricorda la Chiesa abbattuta (le foto sono di Marco Rosa Salva).

Il corpo di santa Lucia venne trasferito, l’11 luglio 1860, con una solenne processione, nella vicina parrocchia di San Geremia. Per sette giorni, per volontà del patriarca, venne esposto sull’altare maggiore, per poi essere collocato in un altare laterale, in attesa della costruzione di una cappella, inaugurata l’11 luglio di tre anni dopo e realizzata utilizzando il materiale del presbiterio della chiesa demolita.  Venne poi realizzato un altare in broccatello di Verona, con fregi di bronzo dorato, su disegno dell’arch. Gaetano Rossi. 

Nella ricognizione effettuata prima del trasporto delle reliquie di Santa Lucia a San Geremia, la commissione, presieduta dal cardinale Angelo Ramazzotti, patriarca di Venezia e dal dottor Luigi Nardo, direttore e medico dell’Ospedale Civico veneziano, che redasse il verbale, venne attestato che il corpo di santa Lucia era incorrotto, la pelle era disseccata e tesa e mancavano la mano sinistra e il pollice della mano destra.

 La Chiesa di San Geremia ha la caratteristica di avere una facciata sul campo omonimo, un’altra sul canale di Cannaregio e l’abside sul canal Grande.


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