Tra le iniziative degli ultimi tempi che hanno coinvolto e mobilitato l’opinione
pubblica siracusana è giusto citare quella promossa alla fine degli anni
Settanta del secolo scorso da Radio Siracusa International, con la
trasmissione Zaratustra, condotta da Zabo (Salvo Ruiz), Armando Greco e
Ida Bianca.
Furono migliaia le adesioni dei siracusani ad una sorta di referendum
popolare, mirante ad ottenere il ritorno definitivo del Corpo di Santa Lucia.
Anche organi di stampa locali, prima fra tutti La Sicilia, ma anche, nel corso
degli anni, periodici come Siracusa Nuova, Il Diario di Siracusa, L’Eco di
Sicilia e Il Corriere di Siracusa (da me diretto), si fecero promotori di
campagne volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni.
L’enorme ingiuria che i siracusani continuano a subire
E’ essenziale che anche le nuove generazioni di siracusani si rendano conto
dell’enorme ingiuria che la nostra città subisce da secoli.
Il Corpo di Santa Lucia ci fu portato via, con la forza e con l’inganno, da un
comandante bizantino, Giorgio Maniace, che non si trattenne certo dallo
strapparci il cuore, l’autentico dono di Dio.
Tra i tentativi più importanti che si sono susseguiti nel tempo per ottenere la
restituzione del Corpo, ricordiamo quello, esperito nel 1855, dall’allora
vescovo Angelo Robino.
Assai articolato fu quello del 1904, in concomitanza con il sedicesimo
centenario del Martirio. Mons. Ignazio Immordini, dinamico segretario
dell’allora Arcivescovo Giuseppe Fiorenza, andò, in rappresentanza di un
Comitato di siracusani, a Venezia e poi si recò anche a Roma, da Papa Pio X
(nato Giuseppe Melchiorre Sarto, poi divenuto santo), che era stato Patriarca
di Venezia.
Riuscì quanto meno ad ottenere che il Papa facesse scrivere dalla Segreteria
di Stato che “Egli non intende pronunciarsi né in senso favorevole nè in senso
contrario alla cessione del sacro deposito (il corpo di Santa Lucia), ma
desidera lasciare agli interessati piena libertà di decisione alla domanda del
Comitato e non farà ostacolo né entrerà in merito alla risposta che, sia
affermativa sia negativa, riceverà a mezzo dell’ apposito Comitato, la
cittadinanza di Siracusa”.
Salvo Sorbello
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