mercoledì 24 gennaio 2024

Il miracolo del 9 gennaio 1763 quando S. Lucia salvò Siracusa

 Il miracolo del 9 gennaio 1763

quando S. Lucia salvò Siracusa

L’arrivo di sei vascelli carichi di viveri

di Salvo Sorbello


Bastimentu ubbrigatu

u ventu ca nni l’ha purtatu

E si nun fussi ppi Lucia amurusa

fussimu subbissati a Sarausa

Un evento miracoloso simile a quello, molto più conosciuto, del maggio 1646, si è

ripetuto, secondo Giuseppe Maria Capodieci, presbitero ed archeologo siracusano, il

9 gennaio 1763.

Anche in questo caso, per intercessione della nostra Santa Patrona, i siracusani, che

avevano invocato il suo intervento, riuscirono a venir fuori da un’altra, devastante

carestia.

Addirittura, i viveri furono così abbondanti che Siracusa decise generosamente di

distribuirli anche a città siciliane vicine.

Nel suo “La vita, martirio e culto di Santa Lucia””, Capodieci, uno dei più importanti

studiosi della storia e dell’archeologia siracusane, così scrisse: “Occorre in

quest’anno (1763) una grande carestia sino al 9 gennaio, in cui suole esporsi il

Simulacro di S. Lucia, per la commemorazione del terremoto del 1693.

Nel farsi al solito la predica, esce di bocca al predicatore che S. Lucia poteva

provvedere al suo popolo col mandare qualche bastimento carico di grano.

In effetti, il giorno dopo, arriva dall’Oriente nel porto una nave carica di frumento e

sul tardi un bastimento, che era stato noleggiato dal Senato; poscia un vascello

raguseo, seguito ancora da altri tre, sicché Siracusa, con tale abbondanza che

appare a tutti miracolosa, può provvedere molte altre città e terre di Sicilia.

Il padrone di una delle dette navi dichiarò che non aveva intenzione di entrare in

questo porto, ma vi fu obbligato dai venti e seppe che era in Siracusa dopo aver

gettato l’ancora; aggiungendo che, appena entrato in porto, si era guarito di una

malattia agli occhi che lo tormentava da qualche tempo”.

La cuccia e Sant’Antonio Abate

Secondo alcuni fu anche dopo questo evento miracoloso che si diffuse l’usanza della

cuccia, anche se, come ricorda Antonino Uccello, questo cibo si suole preparare a

Canicattini Bagni e a Palazzolo Acreide il 17 gennaio, festa di Sant’Antonio abate. E

il legame con il santo monaco è testimoniato dalla presenza, in tutte le chiese a lui

intitolate (Avola, Canicattini Bagni, Palazzolo Acreide) di una presenza di santa

Lucia: una statua, un altare, un dipinto. E’ comunque certo il carattere propiziatorio


della cuccia, che veniva servita condita e che era sparsa “nelle stalle, sui davanzali e

sui tetti perché tutti gli animali se ne potessero

NON SERVONO NOSTALGIE, MA CREDENTI “LIBERI E FORTI”

 NON SERVONO NOSTALGIE, MA CREDENTI “LIBERI E FORTI”

Riuscito il convegno sul ruolo dei cattolici in provincia di Siracusa

Il convegno sul ruolo dei cattolici nella nostra realtà locale si è svolto, con una

apprezzabile partecipazione di pubblico, presso la Fondazione Sant’Angela Merici.

E’ stato introdotto Salvo Sorbello, presidente del Forum delle Associazioni Familiari

della provincia di Siracusa, il quale ha sottolineato come, in un tempo nel quale la

politica sembra prigioniera di un arido presente, orfana di tradizione, di legami con la

storia, di radici culturali, incapace di trovare nel passato ragioni di futuro, valga

sicuramente la pena di ripartire dalla Dottrina Sociale della Chiesa.

Salvo Sorbello ha pure evidenziato la concomitanza di alcuni anniversari importanti: i

105 anni dall’Appello ai Liberi e Forti di don Luigi Sturzo, i 120 anni dalla nascita a

Pozzallo, allora in provincia di Siracusa di Giorgio La Pira, gli 80 dalla fondazione

Democrazia Cristiana in Sicilia, ed ha ricordato le limpide figure di Giuseppe Agnello

e Giovanni Palladino, coerenti seguaci di Sturzo.

Nella sua relazione don Salvatore Spataro, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze

Religiose San Metodio, ha sottolineato come l'esistenza morale sia risposta

all'iniziativa d'amore del Signore. “La persona non può essere finalizzata a progetti di

carattere economico, sociale e politico imposti da qualsivoglia autorità, sia pure in

nome di presunti progressi della comunità civile nel suo insieme o di altre persone,

nel presente o nel futuro”.

Dopo gli interventi di Pino Malandrino, direttore del periodico della Diocesi di Noto

“La Vita Diocesana” e di Gianni Failla, vice-direttore di Cammino, settimanale

dell’Arcidiocesi di Siracusa, ha avuto luogo un confronto ampio ed articolato, con la

partecipazione di Michele Mangiafico, Raffaele Gentile, Nicola Garozzo, Massimo

Milazzo, Nicolò Saetta ed è stato concluso da Gianmarco Lo Curzio, che ha

sottolineato come “la politica sia in affanno e non garantisce indispensabili spazi di

dialogo e di integrazione. Il prevalere di interessi economici di pochi esaspera le

ingiustizie sociali. Il passato, la grande storia della democrazia cristiana definiscono

certamente il solco del nostro cammino,la direzione di marcia, il senso stesso del

nostro viaggio”.

Al convegno hanno presenziato, tra gli altri, Nitto Brancati, Titti Bufardeci, Annalisa

Romeo, Giancarlo Confalone, Antonio Bianca, Donatella Lo Giudice, Franco Cirillo,

Angelo Greco, Pierluigi Chimirri, Pier Francesco Rizza, Orazio Mezzio.

L’OSSERVATORIO CIVICO ISTITUISCE UNA COMMISSIONE TECNICO/SCIENTIFICA PER IL NUOVO OSPEDALE DI SIRACUSA

 L’Osservatorio Civico di Siracusa nelle scorse settimane è più volte intervenuto per sollecitare la nomina del nuovo commissario straordinario e l’integrazione dei fondi per il nuovo ospedale di Siracusa. 

L’incomprensibile ritardo per questa nomina causa ulteriori, gravi ritardi, e non si dispone ancora dei finanziamenti (almeno 147 milioni di euro), che devono aggiungersi ai duecento milioni già disponibili. 

L’Osservatorio Civico ha anche chiesto di essere ricevuto dal Prefetto, nella sua qualità di rappresentante del Governo nazionale. La nomina del commissario compete infatti al presidente del consiglio dei ministri, di concerto con il presidente della Regione Siciliana. 

Intanto, l'Osservatorio, che registra sempre nuove, qualificate adesioni, sia di singoli che di associazioni ed enti, procede nella sua azione di monitoraggio puntuale dell’iter relativo alla progettazione e alla realizzazione del Nuovo Complesso Ospedaliero della Città di Siracusa.

A tale scopo, il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello, insieme alle componenti del direttivo Donatella Lo Giudice e Stefania Salvo, hanno insediato nei giorni scorsi la commissione tecnico-scientifica, che è presieduta dal dott. Franco Cirillo, già sindaco di Siracusa e primario ospedaliero, attualmente  presidente  della Scuola Euromediterranea di Medicina Riabilitativa. 

Gli altri componenti sono l’ing. Sebastiano Floridia, già presidente dell’ordine degli ingegneri di Siracusa e coordinatore della rete delle professioni tecniche, Giacomo Caravello, che vanta un’ampia esperienza come coordinatore lavori e gestione imprese in Versalis, Eni Group,  e l’arch. Francesco Pappalardo, già presidente dell’ordine degli architetti e presidente del Comitato Unitario Permanente Ordini e Collegi Professionali di Siracusa. 

“Siracusa al momento è l’unico capoluogo della Sicilia a non disporre di un ospedale nuovo - dichiara il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello - Doveva essere realizzato entro il 2022, con procedure snelle e veloci come quelle adottate per la ricostruzione del ponte di Genova, ma ancora non siamo certo vicini alla posa della prima pietra. Come Osservatorio Civico di Siracusa monitoriamo la situazione,  sollecitiamo la nomina del nuovo commissario, figura che manca da quasi tre mesi, ed intanto proseguiamo nell’approfondimento dei vari aspetti connessi alla realizzazione dell’Ospedale, che ogni giorno di più appare indispensabile ed urgente. Sarà importante affrontare per tempo ed in maniera efficace diversi aspetti essenziali. Penso, ad esempio, ai trasporti: come si arriverà alla nuova struttura, che si trova a venti minuti di automobile da Ortigia o dalla Mazzarrona?”.