mercoledì 4 settembre 2024

PASSI AVANTI VERSO IL NUOVO OSPEDALE DI SIRACUSA

 PASSI AVANTI VERSO IL NUOVO OSPEDALE DI SIRACUSA


Dopo aver avuto contezza della rideterminazione del quadro economico del progetto del nuovo ospedale di Siracusa che, a seguito dell’entrata in vigore del nuovo prezzario regionale per le opere pubbliche nella nostra regione, ha visto aumentare l’ammontare previsto a 372 milioni, rispetto ai 347 del giugno dello scorso anno, e nell’attesa che arrivino concretamente questi fondi, si è finalmente avviato il procedimento espropriativo. 

“Come Osservatorio Civico - rilevano il presidente Salvo Sorbello e i due vice Donatella Logiudice e Alberto Leone - prendiamo atto con soddisfazione che il commissario straordinario Monteforte abbia finalmente dato il via al procedimento espropriativo, ai sensi e per gli effetti degli articoli 11 comma 2 e 16, comma 5, D.P.R. 327/2001 e degli articoli 7, 8 e 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241.

“Con riferimento all’avvio del procedimento espropriativo, in relazione all’intendimento dell’ufficio commissariale rivolto a trasmettere alla competente Agenzia del Territorio una richiesta per la valutazione delle indennità di espropriazione, il commissario rileva che  si è manifestata l’opportunità di un'integrazione, da parte delle ditte e con finalità meramente collaborative, di eventuali elementi utili a giungere correttamente alla valutazione suddetta. Di conseguenza - prosegue l’Osservatorio Civico -  il commissario Monteforte ha assegnato alle Ditte interessate, laddove intendessero provvedere in tal senso, un ulteriore termine di trenta giorni dalla notifica di questa comunicazione”.

“Continuiamo a seguire con la massima attenzione - proseguono Sorbello, Logiudice e Leone - i passi avanti che si stanno finalmente facendo sulla strada della realizzazione del nuovo ospedale di Siracusa, opera che, ogni giorno di più, appare urgente ed indispensabile.

IL TEATRO CHE FA LA DIFFERENZA!

 IL TEATRO CHE FA LA DIFFERENZA!


Si conclude stasera, alle ore 19,00, presso l’Urban Center di via Nino Bixio, con ingresso gratuito, la quinta edizione del  progetto teatrale "Il teatro che fa la differenza!", promosso e sostenuto dall’associazione Diversamente Uguali

L’edizione di quest’anno, attraverso tecniche di teatroterapia e prove di espressività in lingua dei segni, ha avuto come obiettivo quello di riflettere sull'importanza del presente: “non lasciamo che i ricordi attanaglino la nostra esistenza né che il futuro ci spaventi con le sue incertezze: il presente è ora ed è qui che si disegnano le trame della nostra vita”.

Il laboratorio teatrale, con tecniche di teatroterapia e prove di espressività nella lingua dei segni, è ideato e diretto da Paolo Ferrara. “È aperto a tutti, anzi… deve essere aperto a tutti - ha dichiarato in passato il regista - Facendo così l’integrazione è totale e ognuno ha la possibilità di esprimere la propria esperienza e le proprie qualità. Nel mio mondo non c’è bisogno di inserire attori professionisti che si facciano protagonisti della loro esperienza nell’ingenua convinzione di alzare il livello dello spettacolo, né persone con disabilità che debbano superare il test delle doti sceniche. Il mio palco è un mondo aperto alle imperfezioni creative, è uno spazio democratico”. 

Saranno protagonisti: Maria Grazia Arcidiacono, Orazio Attardi, Ludovica Carnemolla, Pamela Di Dio, Isabella Fiori, Nadia Garofalo, Gregory Lorefice, Cinzia Mazzone, Severina Oliva, Lisa Rubino, Erika Salemi, Stefano Sanfilippo, Giuliana Santoro, Lucilla Spedalotto e Nancy Zerilli. 

Tutta il laboratorio  ha avuto luogo presso il centro sociale di via Foti e presso l’istituto scolastico Quintiliano. Indispensabile anche  il supporto offerto da Siracusa Città Educativa. 


SI TRASFERISCA FINALMENTE IL PRONTO SOCCORSO E TORNI IL REPARTO DI ONCOLOGIA A SIRACUSA

 SI TRASFERISCA FINALMENTE IL PRONTO SOCCORSO 

E TORNI IL REPARTO DI ONCOLOGIA A SIRACUSA


“Confidiamo che termini al più presto l’attesa, che si prolunga nel tempo, per la sistemazione del pronto soccorso in locali più dignitosi ed adeguati rispetto a quelli attuali.

Più volte - dichiarano il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello e i due vice Alberto Leone e Donatella Lo Giudice - è stato annunciato come imminente il trasferimento di un reparto di importanza cruciale, così da alleviare i pesanti disagi che patiscono coloro i quali sono costretti a rivolgersi al pronto soccorso. Ogni giorno riceviamo lamentele dovute anche ai problemi dovuti ai locali attuali.

E ci auguriamo che, finalmente, dopo la più volte sollecitata l’apertura del padiglione di rianimazione e terapia intensiva, si metta fine alle gravose “trasferte” dei malati oncologici, da diversi anni costretti a recarsi ad Avola, con il rientro definitivo a Siracusa del reparto che li assiste in maniera egregia”.   

A giugno il direttore generale Alessandro Caltagirone aveva dichiarato, in occasione dell’inaugurazione del padiglione della terapia intensiva: “il trasferimento ormai imminente del Pronto soccorso nella precedente sede e il rientro a Siracusa da Avola del reparto di Oncologia, consentirà il trasloco nella prima settimana di luglio del Pronto soccorso nei suoi locali ampliati con l’area della ex Terapia intensiva che ne raddoppierà gli ambienti”. 

Siamo però già a luglio inoltrato e la sollecitazione dell’Osservatorio Civico è quindi ancora più pressante: gli impegni degli amministratori pubblici devono essere mantenuti, altrimenti la fiducia dei cittadini nelle istituzioni scemerà sempre di più.

PASQUALE ALMERICO, DEMOCRISTIANO ONESTO UCCISO DALLA MAFIA E DIMENTICATO DA TUTTI

 PASQUALE ALMERICO, DEMOCRISTIANO ONESTO 

UCCISO DALLA MAFIA E DIMENTICATO DA TUTTI 


di Salvo Sorbello



Ricorre l’anniversario della nascita di Pasquale Almerico, medico galantuomo, sindaco democristiano di Camporeale, in provincia di Palermo.

Era una persona onesta ed essendo anche segretario comunale della DC, rigettò (era il 1957) la domanda di iscrizione al partito ad un boss della  mafia locale ed ai suoi 400 amici e compari.

Pur consapevole dei gravissimi rischi che questo rifiuto gli faceva correre, scelse di tutelare la dignità e l’onorabilità propria, del Comune di Camporeale e della Democrazia Cristiana. Con un gesto di temeraria dignità, non accolse le nuove tessere.

Alcuni big palermitani del partito gli imposero di accettare le 400 iscrizioni, ma Pasquale Almerico rimase fermo sulle sue posizioni. 

Il partito la diede però vinta ai mafiosi, sospese dalla Dc l’onesto Almerico e concesse tutte le  quattrocento tessere.

Da quel giorno Pasquale Almerico cominciò a vivere in attesa della morte.

Coraggiosamente, in un memoriale spedito alla segreteria nazionale del partito denunciò anzi i gravissimi fatti e giunse ad indicare persino i nomi dei suoi probabili assassini. L’onesto medico nel paese venne però isolato, abbandonato da tutti, lo considerarono  una persona che voleva comandare da solo il Comune, non tenendo debito conto delle forze politiche che volevano “innovare” Camporeale.

Una sera, come scrive Pippo Fava,  mentre Pasquale Almerico usciva dal municipio, si spensero tutte le luci di Camporeale e da tre punti opposti della piazza si cominciò a sparare contro quella povera ombra solitaria. Cinquantadue proiettili di mitra, due scariche di lupara. Il sindaco Pasquale Almerico venne divelto, sfigurato, ucciso e i mafiosi divennero i padroni di Camporeale.

E' una storia siciliana purtroppo conosciuta da pochi, ma che dimostra come l’equivalenza Dc uguale a mafia, non è corretta.

Almerico poteva e doveva essere protetto dagli organi dello Stato e dalla società civile. E invece forze dell’ordine e magistrati furono inerti, distratti, senza coraggio.

E ricordo altri democristiani siciliani onesti uccisi dalla mafia, come il presidente della Regione Piersanti Mattarella, che ho avuto l’onore di conoscere e il deputato Giuseppe Azzaro, che diversi anni prima che scoppiasse Tangentopoli, denunciò il dilagare del malaffare. Non potrò mai dimenticare quando andammo insieme a Palermo per un convegno della Dc e attorno a lui ci fu il gelo. Tornammo a casa prima che i lavori fossero conclusi e Azzaro, che da vicepresidente della Camera non era certamente l’ultimo arrivato, rimase molto sconcertato per l’accoglienza ricevuta. 

Salvo Sorbello


IL SINDACO DI SIRACUSA AL 70.MO POSTO SU 80 NELLA GRADUATORIA DEI PRIMI CITTADINI ITALIANI

 



IL SINDACO DI SIRACUSA AL 70.MO POSTO SU 80 

NELLA GRADUATORIA DEI PRIMI CITTADINI ITALIANI



Ogni anno il Sole 24 Ore pubblica la Governance Poll, un sondaggio realizzato dall’autorevole Noto Sondaggi. 

Il campione è composto da mille elettori in ogni Regione e da ben 600 in ogni Comune, disaggregati per sesso, età ed area di residenza. Non sono stati presi in considerazione i Comuni e le Regioni in cui si è votato nel 2024.

I risultati sono inequivocabili: mentre a livello regionale Renato Schifani si barcamena, classificandosi ottavo su 13 governatori, a livello comunale Francesco Italia sprofonda al  70mo posto su 80 sindaci presi in considerazione. E a rendere ancora più amara la deludente posizione, ci sono le ottime classifiche di sindaci vicini: quello di Ragusa, Giuseppe Cassì, al quarto posto nazionale e quello di Catania, Enrico Trantino, al 17mo.Financo il sindaco di Enna, Maurizio Di Pietro, se la cava, con un dignitoso 32mo posto e quello di Agrigento, Francesco Miccichè, si classifica 37mo. 

A mettere in luce il disastroso risultato è l’Osservatorio Civico di Siracusa, che lo fa però in maniera propositiva e collaborativa, secondo lo spirito che ha animato finora le sue attività. 

“L’Osservatorio Civico è nato come un organismo di persone e di associazioni che, lontane dalle diatribe partitiche - dichiarano il presidente Salvo Sorbello e i vicepresidenti Donatella Lo Giudice e Alberto Leone -  hanno a cuore il Bene Comune di Siracusa e della sua provincia. Una forma di cittadinanza attiva, con lo scopo di tutelare e salvaguardare diritti fondamentali, a partire da quello primario della salute. 

Proprio per questo non possiamo restare indifferenti davanti al susseguirsi di classifiche, pubblicate da enti o organi di informazioni molto autorevoli, che vedono Siracusa collocata negli ultimi posti.

L’ultima in ordine di tempo è quella apparsa oggi sul quotidiano IlSole24Ore, relativa all’apprezzamento dei sindaci, che sono l’istituzione giustamente definita come quella più riconosciuta dalle persone. 

In tale graduatoria, che comprende tutti i primi cittadini italiani, escludendo soltanto quelli eletti nell’anno in corso, su 80 posizioni il sindaco di Siracusa si colloca al 70mo posto. 

Ribadiamo che non è nostro obiettivo esprimere considerazioni di carattere politico - concludono Sorbello, Leone e Lo Giudice -  ma vogliamo evidenziare come queste valutazioni negative che si susseguono nel tempo devono fare riflettere, interpellano tutti, perché ogni cittadino è responsabile del bene comune. 

Non bisogna rassegnarsi, ma reagire, impegnandoci per quello che compete a ciascuno di noi, per migliorare le tante cose che non vanno a Siracusa e nella sua provincia”.

A SIRACUSA OCCORRE CHE FINALMENTE L’ASP E IL COMUNE POTENZINO L’ASSISTENZA DOMICILIARE DEGLI ANZIANI

 



Osservatorio Civico: gli anziani sono una ricchezza per la società 


A SIRACUSA OCCORRE CHE FINALMENTE L’ASP E IL COMUNE 

POTENZINO L’ASSISTENZA DOMICILIARE DEGLI ANZIANI 


“Per il quarto anno sarà celebrata domani, in prossimità della ricorrenza dei santi Gioacchino e Anna,  i genitori di Maria e quindi i nonni di Gesù, la “Giornata mondiale dei nonni e degli anziani”.

Il titolo scelto per questa edizione è «Nella vecchiaia non abbandonarmi» - dichiarano il presidente dell’Osservatorio Civico di Siracusa Salvo Sorbello e i due vice Alberto Leone e Donatella Lo Giudice -  un invito esplicito e pressante a costruire legami intergenerazionali, capaci di arricchire l’intera comunità. Un appello a  far nascere e animare luoghi e contesti comunitari, in cui gli anziani vengano valorizzati e nei quali, al contempo, venga fornito loro un adeguato supporto fisico e psicologico.

Non c’è dubbio, purtroppo, che si stia diffondendo assai velocemente tra le persone anziane, una nuova, gravosa specie di povertà, che genera danni incalcolabili: quella dovuta all’assenza di relazioni significative. 

In una società come la nostra - proseguono Sorbello, Lo Giudice e Leone - che invecchia sempre più rapidamente, risulta quindi indispensabile promuovere l’inclusione sociale, la cura e l’accompagnamento degli anziani, favorendo la disponibilità e la fruizione di  strutture e servizi su misura, che agevolino l’accesso alle cure e allo stesso tempo propongano e rendano disponibili a tutti attività ricreative e di formazione, così da  ridurre la sensazione di solitudine e far sentire le persone ancora attive.

In tale contesto anche a Siracusa è indispensabile che venga incrementato l’accesso al servizio di cure domiciliari sanitarie, di cui al momento nella nostra provincia fruiscono solo qualche centinaio di anziani e di questo aspetto, come Osservatorio Civico, torneremo presto ad occuparci. E tutti i Comuni, da parte loro - continuano i rappresentanti dell’Osservatorio Civico -  incrementino la possibilità di accesso all'assistenza domiciliare, che eroga prestazioni socio-assistenziali di welfare leggero, che non afferiscono all'area sanitaria, con l’obiettivo di salvaguardare l’autonomia dell’anziano nel proprio domicilio (aiutandolo nel governo della casa, nella preparazione dei pasti, nella cura e igiene personale, nell’accompagnamento presso presidi e servizi, nell’acquisto di generi alimentari nel pagamento di bollette o nell’accesso a servizi digitali)  ed evitando il ricovero in istituto. La realtà ora è profondamente mutata: anche nella nostra Siracusa aumenta purtroppo a dismisura il numero degli anziani soli. Ed è questo un tema che deve essere finalmente prioritario per il Comune, che deve ripensare i suoi servizi sociali. 

Solo nel capoluogo gli anziani sopra i 65 anni sono circa 30 mila (un quarto della popolazione totale) e sono ovviamente destinati ad aumentare. Tra di essi sono davvero tanti quelli che soffrono di gravi difficoltà motorie e di altre pesanti limitazioni dell'autonomia nelle attività quotidiane. Soltanto alcuni di loro possono contare su un aiuto adeguato alle proprie necessità di ogni giorno e molti non dispongono nemmeno di risorse economiche per accedere a servizi di assistenza a pagamento. Una fascia di popolazione enorme, quella degli anziani siracusani, alla quale è indispensabile fornire risposte soddisfacenti, non solo per il naturale rispetto dovuto alle persone ma anche per evitare che ci sia, per carenza di assistenza, un’esplosione di domanda sanitaria incontrollata e incontrollabile.  

Nonostante per la prima volta non è raro verificare che convivono cinque generazioni (bisnonni, nonno, genitori, figli e nipoti) quello della solitudine è un dramma che quotidianamente, e soprattutto in estate nelle città afose e svuotate, si consuma a carico degli anziani, dimenticati più che mai - concludono i dirigenti dell'Osservatorio Civico - ed è indispensabile che le amministrazioni pubbliche pongano questo tema come prioritario nella loro azione quotidiana”. 





AD AGRIGENTO COME A SIRACUSA ED A CATANIA E’ POSITIVO IL RISVEGLIO SOCIALE DEI CATTOLICI

 “La manifestazione di protesta per la crisi idrica che si è svolta ieri ad Agrigento con una significativa partecipazione popolare, segna un momento importante per tutta Sicilia - così dichiarano Salvo Sorbello,  presidente dell’Osservatorio Civico e Franco Cirillo, che dell’Osservatorio è il  coordinatore del comitato tecnico-scientifico - I cittadini, ormai esausti, hanno chiesto, in maniera civile, che vengano rispettati i più elementari diritti, a partire da quello di poter fruire di una sufficiente  quantità d’acqua.

Particolarmente rilevante - proseguono nel loro intervento Sorbello e Cirillo, tra coloro che hanno voluto e stanno sviluppando l’azione dell’Osservatorio Civico di Siracusa, ormai conosciuto ed apprezzato in tutta la Sicilia -  è stata la presa di posizione della Chiesa agrigentina. L’Arcivescovo mons. Alessandro Damiani ha voluto infatti essere partecipe della grave crisi idrica della città e del territorio, che mette a dura prova la vita della gente alle prese con un servizio inadeguato ed ha  sollecitato gli enti preposti a trovare soluzioni emergenziali e strutturali risolutive, efficaci, efficienti, economiche e solidali, vigilando su eventuali speculazioni, su un bene primario come l’acqua, che possano danneggiare i cittadini. La Chiesa ha offerto così la propria partecipazione alla soluzione dei problemi, a vivere la responsabilità e solidarietà, senza sprechi, nel consumo dell’acqua. 

Ancora una volta la diocesi agrigentina, anche grazie all’azione di don Mario Sorce, direttore dell’Ufficio di Pastorale sociale e del lavoro, nonostante gli attacchi subiti, davvero inaccettabili, dimostra, attraverso il suo impegno sociale, di cercare di promuovere la giustizia, la solidarietà e il benessere comune. 

Ed in tale contesto riteniamo positivo - proseguono Sorbello e Cirillo, che sono stati anche apprezzati amministratori della città di Siracusa-  che si accendano in varie parti della Sicilia delle esperienze che hanno proprio nell’insegnamento sociale della Chiesa la loro fonte ispiratrice.

Basti pensare alle parole del nostro arcivescovo di Siracusa, mons. Francesco Lomanto,  che, in occasione della Festa del Patrocinio della Patrona Santa Lucia, ha voluto sottolineare la necessità “di una sanità che ponga al centro la dignità della persona umana e garantisca il diritto alla salute uguale per tutti con strutture idonee come l’auspicata costruzione del nuovo ospedale civico di Siracusa” o il Cantiere per Catania, presentato presso il salone dei Vescovi della città etnea con l’arcivescovo mons.  Luigi Renna, Presidente del Comitato Scientifico e Organizzatore della recente Settimana Sociale dei Cattolici svoltasi a Trieste, che ha rilanciato l’importanza dell’opera dei credenti in politica, volta in particolare a difendere, sostenere e ampliare la nostra democrazia attraverso la partecipazione.

Segnali molto significativi, fondati su due parole: partecipazione e persona, su cui si fonda la Dottrina Sociale della Chiesa e che dimostrano quanto si  sbaglia chi raffigura il cattolicesimo siciliano come debole e irrilevante. 

Basti ricordare alcuni brani dell’Esortazione Apostolica papale Evangelii gaudium: "Di conseguenza, nessuno può esigere da noi che releghiamo la religione alla segreta intimità delle persone, senza alcuna influenza sulla vita sociale e nazionale, senza preoccuparci per la salute delle istituzioni della società civile, senza esprimersi sugli avvenimenti che interessano i cittadini. Chi oserebbe rinchiudere in un tempio e far tacere il messaggio di san Francesco di Assisi e della beata Teresa di Calcutta? Essi non potrebbero accettarlo. Una fede autentica - che non è mai comoda e individualista – implica sempre un profondo desiderio di cambiare il mondo, di trasmettere valori, di lasciare qualcosa di migliore dopo il nostro passaggio sulla terra. Amiamo questo magnifico pianeta dove Dio ci ha posto, e amiamo l’umanità che lo abita, con tutti i suoi drammi e le sue stanchezze, con i suoi aneliti e le sue speranze, con i suoi valori e le sue fragilità. La terra è la nostra casa comune e tutti siamo fratelli. Sebbene «il giusto ordine della società e dello Stato sia il compito principale della politica», la Chiesa «non può né deve rimanere ai margini della lotta per la giustizia». Tutti i cristiani, anche i Pastori, sono chiamati a preoccuparsi della costruzione di un mondo migliore. Di questo si tratta, perché il pensiero sociale della Chiesa è in primo luogo positivo e propositivo, orienta un’azione trasformatrice, e in questo senso non cessa di essere un segno di speranza che sgorga dal cuore pieno d’amore di Gesù Cristo. Al tempo stesso, unisce «il proprio impegno a quello profuso nel campo sociale dalle altre Chiese e Comunità Ecclesiali, sia a livello di riflessione dottrinale sia a livello pratico".

Certo, ci vogliono  credenti con la testa piena e la schiena dritta, in grado di non piegarsi a pratiche scorrette e di non farsi strumentalizzare, per immettere nuovamente un’anima in una politica che sembra davvero ridotta a un mero gioco di potere e che allontana le persone anche dal voto - così concludono i due dirigenti dell’Osservatorio Civico - 

Dipenderà da tutti noi fare in modo che le voci di questa Chiesa siciliana non restino isolate”. 


ALCIDE DE GASPERI AMICO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA

 Oggi ricorre il 70mo anniversario della morte di Alcide De Gasperi, senza dubbio il più grande uomo politico dell’Italia repubblicana. 

Purtroppo la sua figura non è molto conosciuta, soprattutto tra le nuove generazioni, nonostante sia stato il ricostruttore del nostro Stato dopo la disastrosa guerra mondiale. 

Fu tra i fondatori del Partito Popolare prima e della  Democrazia Cristiana dopo,  e pagò duramente l’essere stato tenace e coerente oppositore del fascismo, patendo anche il carcere. Fu amico di Siracusa ed a confermarlo ci sono i documenti conservati nel suo epistolario, come i telegrammi di apprezzamento del 1947 di Bartolomeo Cannizzo, presidente delle categorie economiche della provincia di Siracusa

In un difficile momento storico, in cui l’autonomia differenziata mette a rischio la coesione nazionale, è importante ricordare che lo Statuto della Regione Siciliana fu emanato con Decreto Legislativo del 15 maggio 1946 proprio durante il primo governo di Alcide De Gasperi, che era un uomo nato nell’Impero austro-ungarico, a Pieve Tesino, nell’attuale Trentino. De Gasperi, che conosceva quindi bene, essendo stato peraltro deputato al parlamento di Vienna, i rischi che una frammentazione dello Stato possa portare alla sua dissoluzione, era sì, come don Sturzo, fautore di autonomie regionali, ma che fossero tuttavia sempre ben inserite nel contesto di una nazione unita e coesa. 

E la sua lungimiranza, il suo vedere la politica come strumento che deve guardare lontano, lo portò ad essere il protagonista della scelta senza dubbio più importante e positiva mai operata dallo Stato per le regioni del Sud:  la Cassa per il Mezzogiorno. 

Maria Romana De Gasperi, la primogenita del grande Alcide, che fu sempre al fianco del padre e che dopo la sua morte dedicò gran parte della sua vita alla raccolta della documentazione paterna,  mantenne rapporti costanti con il nostro gruppo di cattolici siracusani, partecipando ad alcuni convegni tenutisi nella città aretusea promossi da Corrado Piccione, dal Centro Studi De Gasperi che avevamo fondato con Emanuele Reale, Gaetano Motta, Gianni Failla e altri amici e ricordando la figura del padre, un uomo onesto,  che con il suo esempio insegnava il coraggio di battersi per le proprie idee, anche se potevano generare sofferenza e solitudine. Confidava nella conclusione del  processo di beatificazione, fermo purtroppo da tempo e sottolineando come, senza la fede, il padre non sarebbe stato il politico che è stato.  

  Salvo Sorbello - già dirigente del Centro Studi De Gasperi

Progetti e poteri forti che hanno trasformato Noto e dintorni in terra di conquista

 Progetti e poteri forti che hanno trasformato Noto e dintorni in terra di conquista


Le parole chiare e forti usate dal vescovo di Noto Salvatore Rumeo,  in occasione della Solennità del Patrono san Corrado Confalonieri, inducono a importanti riflessioni, dichiarano il presidente dell’Osservatorio Civico Salvo Sorbello e i due vice Donatella Lo Giudice e Alberto Leone.

“Il tempo presente racconta di sofferenze e inadempienze, di rallentamenti e gravi omissioni, di logiche, progetti e poteri forti che hanno trasformato Noto e dintorni in terra di conquista - ha detto mons. Rumeo nella sua omelia - Noto non ha più voce, la fama per la sua manifesta bellezza si va sostituendo con il progetto di una città dove tutto è possibile, dove le politiche agrarie sono in libera caduta e i casolari e le masserie della nostra fertile e invidiata campagna diventano location per il turismo di nicchia e, purtroppo, non solo”. 

Non possono rimanere inascoltate - proseguono i dirigenti dell’Osservatorio Civico - le coraggiose parole di mons. Rumeo per quanto riguarda la sanità: “A Noto non conviene ammalarsi perché le politiche sanitarie regionali stanno trasformando il nostro ospedale nell’ennesimo gigante addormentato da svendere, per l’occasione, al milionario di turno. E noi, non possiamo rimanere inermi, con le mani in mano!”

“A Noto non esistono regole e la cultura, quella vera, stenta a decollare viaggiando su binari morti - ha proseguito il vescovo di Noto - Ciò che fu culturalmente costruito dalla genialità e operosità di molti oggi perde la sua forza originaria! Chi vuole creare laboratori, contenitori di speranza e spazi di riflessione per la crescita culturale stenta a trovare nei singoli o nelle associazioni, validi alleati con cui intraprendere percorsi di maturazione intellettuale. La coscienza critica viene messa a tacere dalla mediocrità imperante e il progetto dei mecenati del profitto sta trasformando la città in una sorta di slot machine dove la morale dice che, anche con la complicità del dio denaro e di qualche affarista di turno, tutto è lecito e possibile: ma non è così perché, come affermava Martin Luther King «la libertà propria finisce dove inizia quella degli altri».

Ricordiamo - concludono Sorbello, Leone e Lo Giudice - le parole con cui anche l’arcivescovo di Siracusa, che avevamo incontrato, nel suo discorso dal balcone in occasione di Santa Lucia di Maggio, aveva voluto sottolineare la necessità “di una sanità che ponga al centro la dignità della persona umana e garantisca il diritto alla salute uguale per tutti con strutture idonee come l’auspicata costruzione del nuovo ospedale civico di Siracusa. E’ urgente pensare insieme, progettare insieme, operare per il bene di tutti.”


Siracusa. Dimensionamento scolastico, Sorbello: «La Regione ha fatto scelte con incomprensibile fretta!»

 

Conferenza regionale non tiene conto delle particolari situazioni logistiche e strutturali nelle aree ad alta densità demografica

6 Dicembre 2023

Un appello alla Conferenza regionale affinché possa ritornare con buon senso sulle scelte fatte, perché prese con incomprensibile fretta, tenendo conto che la Riforma tiene conto delle particolari situazioni logistiche e strutturali nelle aree ad alta densità demografica come la nostra, quindi cerchiamo tutti di riportare la questione nel recinto del buon senso

«Non possiamo assolutamente condividere le incomprensibili scelte relative alla nostra realtà locale, venute fuori dalla Conferenza regionale di organizzazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2024/2025, convocata dall’assessore regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale.

«Il rischio, molto forte, è quello di veder crescere le già notevoli difficoltà degli alunni e delle loro famiglie e di mettere a serio rischio la qualità del servizio scolastico» dichiara Salvo Sorbello, presidente Progetto Famiglia Siracusa.

 

Siracusa. Prestigiosa pubblicazione donata all’Associazione Carabinieri dai figli del cav. Angelo Sorbello


Due dei figli del compianto carabiniere Angelo Sorbello, Salvo e Donatella, hanno voluto donare all’Associazione una pubblicazione in cinque volumi sulla storia dell’Arma dei Carabinieri


Un suggestivo momento di condivisione e di ricordi ha avuto luogo presso la sezione di Siracusa dell’Associazione Nazionale Carabinieri. Due dei figli del compianto carabiniere Angelo Sorbello, Salvo e Donatella, hanno voluto donare all’Associazione una pubblicazione in cinque volumi sulla storia dell’Arma dei Carabinieri.

L’Associazione ha tra i suoi scopi anche quello di tener vivo il sentimento di devozione alla Patria, il culto delle gloriose tradizioni dell’Arma e la memoria dei suoi eroici caduti, di realizzare, nei limiti delle possibilità, l’assistenza morale, culturale, creativa, ricreativa ed economica a favore degli iscritti e delle loro famiglie e di promuovere e partecipare ad attività di volontariato per il conseguimento di finalità assistenziali, sociali e culturali.

Erano presenti il presidente, brig. capo Valentino De Ieso, il suo vice, che è anche coordinatore provinciale, m.llo cpl. Emanuele Di Mari, il presidente onorario brig. Giuseppe Caligiore, il segretario c.re Giuseppe Magnano e il consigliere c.re aus. Aldo Longo. Il presidente De Ieso ha ringraziato i figli del cav. Angelo Sorbello, che ha fatto parte del consiglio della sezione di Siracusa.


Da parte loro Salvo e Donatella Sorbello (era assente l’altra sorella Grazia) hanno sottolineato che da sempre considerano l’Arma dei Carabinieri come parte integrante delle loro famiglie: “Tutta la nostra riconoscenza e sincera gratitudine va ai carabinieri che costituiscono, ogni giorno, un punto di riferimento insostituibile per la nostra sicurezza e per la nostra libertà”.


https://www.libertasicilia.it/siracusa-prestigiosa-pubblicazione-donata-allassociazione-carabinieri-dai-figli-del-cav-angelo-sorbello/








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PERCHÉ PIANGE LA MADONNA A SIRACUSA?

 https://www.sturzocaltanissetta.it/perche-piange-la-madonna-a-siracusa/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR1tAScLUE-wSVsmcBNaeTP-UFbXdwHpkTrT_6LhkvtkcE2dgn_ajftcapw_aem_2dqz1vh_RXCCnDAgU4oSvQ



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